Un appello all’uomo

C’è stata una brutta grandinata in Friuli alcune settimane fa. I danni sono notevoli ovunque.
Ciò mi fa pensare che sul cambiamento climatico dobbiamo seriamente incominciare a riflettere.
Dobbiamo provocare le nostre coscienze alla consapevolezza che se non iniziamo a realizzare progetti per salvare il nostro pianeta alle nuove generazioni rimarrà ben poco.
Così dico alle nostre coscienze: uomo perché sei così antipatico quando getti i rifiuti per strada senza raccoglierli e buttarli negli appositi contenitori?
Uomo perché non pensi che il tuo simile sta fuggendo da alcune parti del mondo per fame, carestie, mancanza d’acqua perché la loro terra sia sta tramutando in un deserto? E tu te ne stai a guardare inventando politiche di gestione dei migranti poco attendibili perché in esse è incluso il respingimento che non ha senso perché non rispetta la dignità della persona nella tragedia che hanno vissuto.
Uomo perché non ami la terra che ti dà da vivere causando per incuria danni immensi all’ ambiente? Perché non ascolti i lamenti dei contadini che la lavorano?
Uomo faccio appello alla tua coscienza e dico: non fare passi che non sei un grado di gestire; non continuare ad inquinare la terra e l’aria che respiriamo; trova strade alternative, riduci l’emissione di gas tossici delle industrie anche se questo vuol dire fermarsi e ricominciare a nuovo convertendo gli impianti attuali in impianti ad energia pulita.
Uomo faccio ancora appello alla tua coscienza:non vivere solo il presente, costruisci un futuro nuovo. Renditi partecipe di questo cambiamento e coinvolgi le nuove generazioni che lo stanno chiedendo da tempo. Non fossilizzarti nel tuo egoismo ma combattilo con tutte le forze ascoltando il grido dell’ intera umanità.
Uomo sei ancora in tempo per evitare altre catastrofi converti il tuo cuore al bene comune e costruisci ponti con altri uomini che hanno a cuore la rinascita del mondo, condividi con loro l’amore del fare e la gioia del donare.

Monica Campana

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