Dal meeting di Udine il messaggio alle istituzioni: “Pronti a collaborare con la Regione per rivedere la legislazione del terzo settore”. Resiste la vocazione all’impegno per gli altri e per il territorio
Un percorso partecipato tra Regione e rappresentanze del terzo settore per una revisione della legislazione in materia di volontariato? «È una proposta che conferma aperture già espresse e sulla quale siamo pronti a collaborare, nell’ambito di un percorso che veda, con la regia della Regione e il prezioso supporto scientifico dell’università di Udine, come anticipato dall’assessore, il pieno e fattivo coinvolgimento del mondo del volontariato». È quanto ha dichiarato il presidente del MoVI FVG Dino Del Savio a margine del Meeting del Volontariato, l’appuntamento che ha riunito questa mattina a Udine rappresentanti e attivisti del terzo settore, addetti ai lavori e un ampio parterre di interlocutori, tra cui il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni, il vescovo Riccardo Lamba, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, il pedagogista e imprenditore sociale Johnny Dotti, il portavoce del Forum Terzo Settore FVG Marco Iob.
VOCAZIONE CHE RESISTE Principale tappa di avvicinamento alla Giornata del Volontariato 2025 (GIV) del 5 dicembre, un percorso sostenuto dalla Regione FVG e che vivrà a Gorizia i suoi momenti più salienti, il Meeting è anche l’occasione per riflettere sullo stato di salute del volontariato nel Paese e in Friuli Venezia Giulia, un mondo che paga anch’esso pedaggio alla crisi demografica e forse a un minore appeal tra le giovani generazioni, ma che in regione può contare su uno zoccolo duro di 167mila persone impegnate sul campo per dedicarsi all’aiuto alle persone e al territorio, con una percentuale di attivi che nella popolazione over 15 è dell’8,8% nell’ambito delle attività organizzate e del 7% in quelle non organizzate, per un totale del 14,4% sommando i due ambiti, contro un dato nazionale del 9,1%. Un dato in linea con quello del Nordest e che, oltre a confermare maggiore propensione all’impegno volontario delle regioni settentrionali, testimonia anche una buona tenuta del terzo settore in regione, dove il numero di volontari tra il 2013 e il 2023, in base al recentissimo rapporto Istat sul volontariato, ha contenuto il calo in 6 mila unità non solo in valori assoluti (da 173 mila a 167 mila), ma soprattutto in termini percentuali (dal 15,1% del 2013 al 14,4% del 2023).
LE SFIDE Quattro le sfide su cui si è focalizzata questa seconda edizione del Meeting, che nascono dal Manifesto del Volontariato, discusso e approvato a Udine lo scorso anno: legami di comunità, giovani ed educazione, ambiente e giustizia climatica, welfare e diritto alla salute. Venticinque le associazioni operanti in questi settori che si sono confrontate con gli esperti individuati dal MoVI e dal Centro Servizi Volontariato in vista del meeting, nell’ambito di un percorso che ha visto la partecipazione attiva di 250 attivisti e volontari, in rappresentanza di 24 associazioni, tutte presenti oggi a Udine: Tavolo di Comunità Porcia, Il Custode del Villaggio (Udine), Des Friul di Miec (Mereto di Tomba), Comunità di Flaibano e San Odorico, Associazione 5 agosto Sant’Osvaldo (Udine) tra quelle impegnate nei legami di comunità; Co-progettazione per il benessere giovanile (Aviano), La scuola mette le ruote (Gemona del F.), MoVI – Comunità educante maniaghese, MoVI – Prove tecniche di volontariato (Udine), Attic Aps (Staranzano), Comunità di San Martino al Campo nell’ambito dell’educazione e del supporto ai giovani; Circolo di Legambiente di Monfalcone, Legambiente Gruppo di lavoro energia–clima, NoPlanet B (Monfalcone), Terraè – Officina della sostenibilità (Pordenone), Oasi delle Cicogne (Fagagna) in campo ambientale; Casa del Volontariato socio- sanitario e dell’Ama (Pordenone), Associazione Giulia (Pordenone), Polisportiva Fuoric’entro (Trieste), Associazione Club Alcolisti in Trattamento (Udine), Insieme con Noi (Udine) nell’ambito del welfare e del diritto alla salute.
UN RUOLO DA RICONOSCERE A confrontarsi su questi temi come addetti ai lavori la dirigente scolastica Teresa Tassan Viol, già presidente regionale Anp, il pedagogista Franco Santamaria, il presidente di Legambiente FVG Sandro Cargnelutti, la scrittrice e attivista ambientale Sara Segantin,
la ricercatrice Nadia Carestiato, lo psicologo di comunità Stefano Carbone, i sociologi Maria Cristina
Novelli e Carlo Beraldo. «Filo comune che lega le esperienze sul campo, in ambiti così diversi, il ruolo
che il volontariato e il terzo settore possono e devono svolgere non solo come semplice supporto o
erogatore di servizi che il pubblico non è in grado di erogare, ma anche nella co-programmazione e
nella co-progettazione di un sistema moderno e inclusivo di welfare» spiega Dino Del Savio.
