Tutti siamo alla ricerca di questa bella sensazione chiamata felicità, ma effettivamente in quanti di noi riescono a trovarla e a viverla pienamente? È una sensazione così bella ma a volte sembra molto lontana e difficile da raggiungere…
Quest’emozione può essere importante per il nostro benessere sia psicologico che fisico, anche se molte volte però ci troviamo a vivere dei periodi molto più tristi rispetto ad altri, e possiamo cadere in depressione, ansia e tutte quelle sensazioni che ci portano in un tunnel da cui poi è molto difficile uscire.
È anche vero che qualche volta la felicità viene usata come maschera per nascondere tutte le emozioni che ci fanno sentire tristi, e alla domanda: “come stai?”, rispondiamo sempre con un: “Tutto bene, grazie” oppure con: “Abbastanza bene”.
La verità, secondo me, è che nella maggior parte dei casi non vogliamo far preoccupare gli altri facendoci vedere tristi, oppure, alcune volte, ci imbarazziamo a farci vedere con le lacrime agli occhi.
Trovare la felicità
La felicità la possiamo trovare ad esempio, nel cercare di realizzare i nostri sogni e i nostri obbiettivi, focalizzandosi su di essi giorno per giorno, è vero… ci vorrà più tempo, ma quel percorso ci porterà sempre più soddisfazione.
La si può trovare anche nelle piccole cose, quelle che facciamo ogni giorno, dobbiamo cercare di amare le cose che vediamo attorno a noi, cercando di osservare con occhi diversi.
Non dobbiamo concentrarci troppo sul nostro futuro o sul nostro passato, altrimenti distogliamo l’attenzione sul vivere il presente.
A volte usiamo un metodo per essere felici, che è “momentaneo”, ad esempio, durante la settimana ci concentriamo su una cosa che succederà nel fine settimana, un evento a cui non vediamo l’ora di partecipare, e a volte non riusciamo a vivere quei momenti pienamente, perché magari non era quello che ci aspettavamo, passato il fine settimana si deve trovare un altro motivo per essere felici, e così si va avanti, ma non si avrà mai quella sensazione di piena felicità dentro di sé.
Christopher McCandless fa la seguente riflessione sulla felicità, che condivido:
«C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo.
Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso…
Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un’esistenza non convenzionale….»
La felicità alla fine è molto soggettiva, ma una cosa che dovrebbe essere uguale per tutti, è il fatto che bisogna vivere il presente, i piccoli momenti e cogliere l’attimo.