La solidarietà è come una tazzina di caffè: la bevi alla mattina e ti rigenera per tutta la giornata.
È una bellissima sensazione quella che ti nasce dal cuore perché vuole fare qualcosa per l’ altro, vuole andare in suo aiuto, vuole accompagnarlo.
È una bellissima sensazione anche quella che ti spinge all’incontro con il creato, la natura, gli animali.
La solidarietà è come una tazzina di caffè: per gustarlo lo devi assaporare piano piano.
Così la solidarietà: la devi motivare con delle risposte che trovi dentro di te sullo scopo della tua umanità, sul senso della tua vita; la devi comprendere perché ti offre una chiave di svolta che va contro la tua pigrizia, il tuo tornaconto, il tuo isolamento; la devi alimentare e vivere con umiltà perché ti chiede di metterti da parte per essere in comunione con l’ altro nell’ascoltare le sue esigenze.
La solidarietà è come una tazzina di caffè che si gusta anche con lo sguardo.
Ed è lo sguardo di tante persone che insieme cercano di scoprire i punti deboli della loro comunità perché lo sguardo dell’insieme è sempre più obiettivo e si apre a più sensibilità e occhi diversi che vivono sfumature diverse per cui tutti contribuiscono per loro parte alla risoluzione dei problemi nel mondo.
E per chi non bevesse il caffè può prendere un bicchiere d’acqua fresca.
L’ acqua è un bene di tutti e ci purifica dentro. Così la solidarietà è come l’ acqua: ci aiuta a diventare persone trasparenti, leali e coraggiose che lottano per la pace, il diritto alla vita, contro le disuguaglianze, le discriminazioni, le violenze, i femminicidi, le droghe ed altre nostre comuni povertà.
La solidarietà rimane l’ unica ancora di salvataggio per far risorgere questo mondo dalle sue ceneri e costruire la nostra nuova società.
Monica