“Amico per i compiti” è un progetto nato per aiutare i bambini delle scuole elementari – che si sono iscritti a questo servizio – a studiare e svolgere tutti gli esercizi assegnati a scuola nelle varie materie di studio.
Il progetto, promosso dal MOVI, si sostiene grazie all’indispensabile contributo dei giovani volontari studenti delle scuole superiori che aiutano i bambini nello svolgimento dei compiti.
“Amico per i compiti” si rinnova ogni anno ed è molto apprezzato sia dai genitori che dai loro figli: i bambini possono trovare nei volontari dei veri e propri “amici” pronti ad aiutarli, a seguirli e su cui possono contare.
Anche quest’anno il progetto procede splendidamente e la sede dove si tengono le attività si trova a San Daniele del Friuli, in un locale messo a disposizione dalla Parrocchia (località Ciulins).
Abbiamo fatto un paio di domande ad una volontaria in questo progetto – Marianna Contardo, studentessa all’ISIS Manzini – per poter capire appieno il significato del suo servizio.
intervista a cura di Giulio Bianchizza
D.- Marianna, perché ti sei resa disponibile al progetto “Amico per i compiti”?
M.- Prima di tutto perché i bambini mi piacciono molto, mi divertono e poi perché questa è la mia prima esperienza di volontariato ed ero curiosa di provare
D.- E com’è stata la prima volta che sei venuta a lavorare qui?
M.- La prima volta che sono venuta, come volontaria, ero un po’ agitata, perché pensavo di non essere del tutto in grado di sostenere una situazione del genere con dei bambini. Pensavo di non esserne all’altezza, insomma.
Alla fine della prima giornata, però, ero molto contenta e soddisfatta.
D.- E ora quindi com’è il tuo rapporto con i bambini a cui dai una mano?
M.- Il rapporto che si è instaurato tra me e i bambini del mio turno è molto amichevole. Con alcuni di loro riesco tranquillamente a svolgere il mio lavoro, con altri, che sono più agitati e svogliati, è invece più difficile, ma il nostro rapporto resta sempre buono.
D.- Che cosa affontate di solito, parlando di compiti, o materie di studio?
M.- Parlando di compiti le materie affrontate più spesso sono italiano e matematica; vengono comunque svolti anche i compiti e gli esercizi di tutte le altre materie, da scienze a inglese, persino friulano.
D.- Il servizio civile che stai vivendo è come te lo aspettavi?
M.- Se devo essere sincera, pensavo fosse molto più impegnativo e difficoltoso; invece i bambini ascoltano quasi sempre ciò che gli diciamo e la maggior parte delle volte riescono a finire i compiti nelle due ore stabilite. È un’esperienza molto bella.
D.- Quindi credi che continuerai? E lo consiglieresti ad altri?
M.- Sicuramente continuerò “Amico per i compiti” e lo consiglierei anche ad altri perché è un’esperienza unica e costruttiva, mi dà diverse soddisfazioni e mi diverto sempre molto con gli altri volontari e con i bambini.
Dopo la chiaccherata con Marianna due brevi considerazioni.Il fatto che a dei giovani venga data la possibilità di occuparsi di qualcun altro non è da trascurare, anzi, è molto importante sia per la società, sia per la “formazione” del singolo ragazzo o ragazza. I volontari di “Amico per i compiti” comprendono cosa significa avere la responsabilità verso un’altra persona e questo aiuta a costruire con azioni concrete una società dove si è attenti gli uni verso gli altri.
Il servizio che ognuno svolge inoltre abitua ad assumere impegni, mantenerli con costanza e aiuta a lavorare in gruppo. Tutte buone abitudini per lo studio o il lavoro futuro di ognuno.