L’ho scritto perché dice esattamente ciò che io avrei voluto leggere quando sono diventata nonna per la prima volta, a 49 anni. A nulla mi erano serviti i pochi libri che avevo trovato: parlavano solo di filastrocche, dei giochi di una volta, di “mia nonna diceva”.
Nooo, io volevo sentire pulsare le emozioni, la vita, le ansie, le paure, la felicità, altroché giochi! Confesso: mi ero sentita fragile davanti a quella creaturina rosa e vellutata che mi spalancava gli occhioni come castagne mature. Cosa si aspettava da me? Come avrei potuto cogliere il suo sentire, se non con l’istinto? Come avrei potuto far parte del suo domani lasciando un’impronta di luce?
Se l’avessi avuto, quel libro, l’avrei divorato, stropicciato, scaldato e bagnato di lacrime: di gioia, ansia, emozione, anche qualche dispiacere. Insomma, di tutti quei sentimenti che un nipote porta con sé. E non solo lui: ci sono anche i figli nella ruota della vita. Lì dentro ci stiamo tutti e le cose non funzionano sempre in modo idilliaco.
C’è bisogno di un consiglio, in quel momento, di una parola di comprensione da parte di qualcuno che ci è passato
Quel qualcuno, nel libro, sono io e certifico ogni parola con la mia esperienza: fortunata, intensa, ma mai facile come potrebbe sembrare.
Sette nipoti fa, avrei voluto essere perfetta e sentire qualcuno che mi raccontasse la sua esperienza e non mi dicesse solo: “Che bello essere nonni!”.
Non possedevo alcuno strumento se non il calore nel cuore e un coriandolo di saggezza. Poi, ho improvvisato, e continuo a farlo, dopo 19 anni. Ebbene, per evitare che altri nonni si potessero trovare nella mia situazione, ho deciso di scrivere di noi, nonni contemporanei, di cui poco si sa.
Per esempio, come si fa a essere presenti ma non invadenti, saggi ma non saccenti, disponibili ma non servili, rispettosi ma non assenti, punti saldi al passo con i tempi moderni ma con la leggerezza dei tempi andati?
Ci mancano i riferimenti, dato che i nonnini con pipa, grembiulone e fazzoletto in testa, sono scomparsi, e da molto tempo. Noi lavoriamo, viaggiamo, ci aggiorniamo con curiosità, realizziamo i sogni nel cassetto, ci adattiamo – e spesso con successo – all’uso della tecnologia in rapidissima evoluzione.
A volte diventiamo architravi della famiglia, al bivio tra amore e buon senso, saggezza e modernità, piacere e dovere, pazienza e rabbia, dire e tacere. Con l’eterno obiettivo della par condicio e dell’armonia familiare, con la speranza di risultare apprezzati.
NONNI è un Libro-Amico, a portata di “confidenza”, perché dà risposte, va al sodo dei vissuti, pur non promettendo miracoli.